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La SFD Società Ferrovia Dolomiti

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Foto Francesco Pozzato da Marklinfan.com Cari amici, è veramente da tanto, anzi troppo tempo, che non scrivo su questo blog, precisamente da quando, oltre due anni fa sono tornato a Sapri. Ebbene tornare a casa può portare vantaggi ma anche svantaggi, la mia assenza sul blog è appunto uno di questi. Del resto esiste un vecchio motto di Sir. Winston Churchill che dice "non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare". Così eccoci qua, con un reportage fotografico nascosto da due anni "nel cassetto" su quella che molto probabilmente è stata la più leggendaria ferrovia d'Italia. Inoltre non si può non annoverare il cambiamento che il mondo ha avuto in questi ultimi due anni, con questa maledetta pandemia che ci ha condizionato la vita, ci ha allontanati ed impauriti; non parliamo neanche di quello che sta avvenendo in Ucraina negli ultimi giorni. Ecco che voglio ricordare quella magnifica giornata, il genere di giornate che verament

La Ferrovia Trento Malé Mezzana

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E' bello non solo parlare di archeologia ferroviaria ma anche, anzi soprattutto di linee ferroviarie vive, come la Trento Malé Mezzana. Questa linea a scartamento metrico è, ed è stata sicuramente la più lunga del Trentino Alto Adige per quanto concerne le ferrovie a scartamento ridotto, molto probabilmente anche fra le più lunghe del nord Italia se non la più lunga. Dopo il prolungamento fino a Mezzana e prima ancora fino a Marilleva è venuto meno il capolinea storico di Malé, ma per l'abitudine di chiamarla appunto Trento Malé, solitamente viene aggiunto accanto al nome del vecchio capolinea anche il nuovo, pertanto sentirete dire sempre Trento Malé Mezzana anziché Trento Mezzana.; o addirittura ancora solo Trento Malè. La ferrovia Trento Malé nasce originariamente come tranvia extraurbana agli inizi del 900 per collegare Trento alla Val di Sole,  all'epoca poteva rientrare tranquillamente in quelle che gli austroungarici chiamavano Localbahn. Questa ferrovia ha ed

La ferrovia Mezzocorona Mezzolombardo "Feratela"

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Foto Rolando Neri, collezione Mario Forni E' ormai da un bel pò che latito dal blog, così mentre sto lavorando ad un reportage molto più impegnativo che tra l'altro non riguarda archeologia ferroviaria, ho colto l'occasione di trovarmi nella zona della Rotaliana per raccogliere un pò di materiale su un altra ferrovia locale che pure ebbe il suo fascino. Questa piccola ferrovia che era molto corta e poco conosciuta, veniva chiamata "Feratela" in dialetto trentino, detta anche la retta, collegava la stazione ferroviaria della linea del Brennero di Mezzocorona (San Michele all'epoca) con Mezzolombardo. Retta per l'appunto proprio perché il suo tracciato di 2,9 Km era quasi interamente in rettilineo. La ferrovia era a scartamento ordinario ma nel tratto finale verso Mezzolombardo fu introdotta una terza rotaia per innestare nella linea anche la tramvia Trento Malè. La gestione della linea che inizialmente fu' della Suedbahn passò alla Satp "Trento

La Ferrovia Elettrica dell'Alta Anaunia

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La Val di Non, in Trentino, ha visto nel corso del XX secolo l'avvento di diverse opere architettoniche volte all'ammodernamento del territorio. Parliamo di opere come la tramvia e poi ferrovia Trento Malè, di laghi artificiali come quello di Santa Giustina o de la Rocchetta. Tra queste opere non tutti conoscono dell'esistenza di quella che fù una linea secondaria che venne costruita come collegamento da Dermulo al passo Mendola, questa era la Ferrovia elettrica dell'Alta Anaunia. Costruita nel 1909 sotto l'Impero Austroungarico rientrava tipicamente in quelle che venivano definite "Localbahn", ferrovia locale, infatti gran parte del suo percorso avveniva praticamente in strada. Questa linea fungeva da chiusura dell'anello su rotaia che collegava praticamente Trento a Bolzano passando dal Passo della Mendola. Era possibile infatti percorrere la tramvia Trento Malè fino a Dermulo, da quì si cambiava e si prendeva la Ferrovia Elettrica dell'Alta

La Ferrovia della Val Gardena

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Dopo avervi parlato della Ora Predazzo , voglio parlarvi di un altra delle tre ferrovie dolomitiche, la ferrovia della Val Gardena. Anche in Val Gardena ci furono diversi studi per la realizzazione di un collegamento ferroviario, ma fu con la prima guerra mondiale che questa si rese necessaria. La ferrovia fu costruita dal genio ferrovieri dell'esercito austroungarico (Eisenbahntruppen), ma col contributo importante e determinante di 5500 prigionieri di guerra russi. Si optò per lo scartamento bosniaco 760 mm. e la costruzione avvenne in tempi brevissimi, appena 5 mesi e la ferrovia era in funzione, pur con i ponti provvisori in legno che poi man mano vennero rimpiazzati dai definitivi in muratura. La linea partiva dalla stazione di Chiusa (Klausen) della ferrovia del Brennero e raggiugngeva Ortisei e Santa Cristina in Val Gardena con capolinea a Plan. Da Plan all'epoca partivano una serie di teleferiche per portare i materiali sulle cime del fronte. Al termine della prima