Ferrovia Atena Marsiconuovo
Ciao a tutti, una piccola ma affascinante linea del vasto panorama di linee a scartamento ridotto delle FCL era senz'altro la Atena Marsiconuovo. Essa partiva appunto da Atena Lucana, comune della provincia di Salerno situato nel Vallo di Diano, valicava i monti nei pressi di Pozzi, nel comune di Brienza (PZ), e da lì ridiscendeva anche grazie all'ausilio di un elicoidale parzialmente in galleria fino al comune capoluogo, Brienza, per proseguire poi fino a Marsiconuovo in Val d'Agri.
Secondo la "Prefazione generale all'orario di servizio" delle Ferrovie Calabro Lucane del 1953 le caratteristiche della linea erano queste:
Apertura all'esercizio: 28 ottobre 1931.
Scartamento: 950 mm.
Lunghezza: KM. 26.764,50.
Province interessate: Salerno, Potenza.
Stazioni di interscambio:Atena Scalo con stazione FS di Atena Lucana linea Sicignano degli Alburni Lagonegro.
Sede e giurisdizione di comando: Atena.
Stazioni della linea: Atena, Atena Lucana, Pozzi, Brienza, Pioppeta, Pergola, Marsiconuovo.
Materiale rotabile: Locomotive gruppi 350, 400, automotrici di tipo M1.
Ecco una mappa della linea che ho creato con Google maps
ATENA
I binari tratteggiati di questo schema sono quelli della linea FS Sicignano degli Alburni Lagonegro che "incontravano" la stazione FCL di Atena con annessa linea per Marsiconuovo. Sono stato più volte in questi luoghi e tuttora non ho finito di esplorare la linea, mi manca il tratto oltre Brienza, ho potuto però constatare che di volta in volta si riescono a cogliere dettagli che erano magari sfuggiti in precedenza, quindi non mancherò di tornarci per completare da Brienza a Marsiconuovo ma anche per tornare sulla parte già esplorata e riprendere appunto questi dettagli. Senza annoiarvi più di tanto Atena scalo, Atena per le FCL mi si presentava così:
Il fronte, lato piazzale di rimpetto alla stazione FS.
Cessi...
Altezza Sul livello del mare.
Il magazzino merci che fortunatamente è stato ristrutturato ed è diventato oggi un frantoio oleario.
Fabbricato ferrovieri e deposito.
Il serbatoio idrico.
Arrivati ad incrociare la S.S.19 c'era naturalmente un passaggio a livello con casello.
Secondo la "Prefazione generale all'orario di servizio" delle Ferrovie Calabro Lucane del 1953 le caratteristiche della linea erano queste:
Apertura all'esercizio: 28 ottobre 1931.
Scartamento: 950 mm.
Lunghezza: KM. 26.764,50.
Province interessate: Salerno, Potenza.
Stazioni di interscambio:Atena Scalo con stazione FS di Atena Lucana linea Sicignano degli Alburni Lagonegro.
Sede e giurisdizione di comando: Atena.
Stazioni della linea: Atena, Atena Lucana, Pozzi, Brienza, Pioppeta, Pergola, Marsiconuovo.
Materiale rotabile: Locomotive gruppi 350, 400, automotrici di tipo M1.
Ecco una mappa della linea che ho creato con Google maps
ATENA
I binari tratteggiati di questo schema sono quelli della linea FS Sicignano degli Alburni Lagonegro che "incontravano" la stazione FCL di Atena con annessa linea per Marsiconuovo. Sono stato più volte in questi luoghi e tuttora non ho finito di esplorare la linea, mi manca il tratto oltre Brienza, ho potuto però constatare che di volta in volta si riescono a cogliere dettagli che erano magari sfuggiti in precedenza, quindi non mancherò di tornarci per completare da Brienza a Marsiconuovo ma anche per tornare sulla parte già esplorata e riprendere appunto questi dettagli. Senza annoiarvi più di tanto Atena scalo, Atena per le FCL mi si presentava così:
Il fronte, lato piazzale di rimpetto alla stazione FS.
Il retro, dal lato ove un tempo si trovavano i binari.
Il serbatoio idrico.
Una volta lasciata la stazione di Atena scalo, la linea si avviava in direzione della S.S. 19 delle Calabrie facendo una curva verso destra.
C'è almeno un altro casello prima della stazione di Atena Lucana "comune" ma lo devo cercare. Ecco comunque la stazione.
ATENA
Lasciato l'abitato di Atena Lucana la ferrovia incontrava questo casello.
Iniziavano le curve per effettuare la salita verso Pozzi ad aderenza naturale, e con le curve anche le gallerie..
Una galleria lunga sbucava accanto al casello del Km 8.168,41.
Un altra immagine del casello.
Ancora poche curve e si giunge alla fermata di...
POZZI
Da Pozzi inizia la discesa verso Brienza, per superare il dislivello venne costruito un elicoidale in parte su ponte ed in parte in galleria. La linea arrivava da questo ponte..
Lo percorreva, dopodichè curvando verso la montagna incontrava una galleria che sbucava quasi sotto al ponte stesso. Ecco come si presenta oggi, sovrastato da un viadotto stradale che miracolosamente non ne ha compromesso l'esistenza stessa.
Eccolo in una foto d'epoca.
Lo stesso in una foto della costruzione..
Scendendo verso Brienza dopo il ponte ecco il portale superiore della galleria dell'elicoidale che si incontrava, oggi praticamente ricoperto dalla boscaglia..
Ed ecco il portale inferiore visto dal ponte..
Un altra immagine del portale inferiore.
Poche centinaia di metri e la linea arriva di fatto a Brienza, ma prima della stazione c'era questo casello..
BRIENZA
Stazione di Brienza dal lato esterno.
Lato binari..
Una foto d'epoca dello stesso lato..
Ancora la stazione..
Quasi la stessa angolazione in una foto d'epoca..
Targa dell'altitudine sul livello del mare.
Il serbatoio dell'acqua..
I Cessi che sono diventati un pollaio..
Per ora il viaggio finisce quì, spero di poter fare un altro giro presto e di finire di documentare ciò che resta di questa bella linea. Questo è il primo reportage vero e proprio del mio Blog e spero che vi sia piaciuto. Ciao a presto dal vostro Ciccio79.
Complimenti! Passo spesso con l'auto nel tratto Brienza-Marsiconuovo. Mi sono sempre chiesto della ferrovia, dato che se ne vedono a tratti, i resti. Ottimo lavoro!
RispondiEliminaGrazie,spero di completarlo prima o poi.
EliminaCiao Ciccio. Potremmo sentirci per Info sulla tratta.
RispondiEliminaGrazie, Nicola
3454330027
EliminaUn pezzo di storia del nostro paese cancellato senza il minimo rispetto per l'opera straordinaria che era e per il lavoro di migliaia di persone che la realizzarono quasi un secolo fa a forza di braccia virtuose e ingegneri che vorremmo avere anche oggi.
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